“Io ancora oggi abito in un edificio industriale del XVIII secolo a New York; nel mio studio non ci sono né tavoli né sedie e, anche più volte al giorno, mi faccio a piedi 90 gradini. La nostra arte è fisicità, è recupero di sensazioni oggi oscurate dal mondo virtuale. Avete notato che i bambini giocano all’aperto sempre più raramente? Noi riesumiamo il sentore di bagnato, la vertigine che prende camminando sull’acqua, l’eco di una vallata”
Dall’intervista a Christo di Roberta Scorranese per Repubblica
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